28 September 2010

Fashilosophy's Favs-six from Milan Fashion Week!

Also this time we're survivors to the latest edition of Milan Fashion Week and it's time to sum up what milan catwalks have proposed us. We felt the shows in london a bit down in the dumps than ever, few colors, a little excessive creative flair and real attention to the portability and simplicity of lines and shapes; and Milan followed the same philosophy.
Undoubtedly the crisis plays a key role, but designers know how to deal it and know when to exceed and when come back in the lines...just like they did this time.
S/S 2011 proposed by Milan fashion week is a tribute to simplicity and modesty, and it's increasingly nedeed to return to emphasize the boundary between the "spectacle of fashion" and what is it, on the contrary, and fashion for real life of everyday.
Dolce & Gabbana, Etro, Marras and Prada opted for color and for an evergreen of s/s collections: print fabrics and floral motifs on soft textiles, probably with the evocative intention to dust off carefree and bucolic spirit of romantic past, and move away for a while from alienating reality of all days...we have much appreciated it. Pucci and Cavalli opted for a strong messages of printed fabric and precious leather 'cause their woman is a temptress nike on the femininity streets.
Armani are always amazing and bleu will be the new spring yellow.
Moschino and Gucci are doubtless the griffes that that have most impressed Fashilosophy because they proposed us a woman extremely faithful to the brand history. Fashion is a succession of trends and ups and downs of style, then we don't wonder that some brands leave its guidelines to try something else for few seasons. Gucci and Moschino have done just that in recent years, but this time loyalty to themselves and their history has won on everything.
Rossella Jardini's woman is so aggressive and excessive in her big white, red and black polkadot dress, and with those eccentric jewels seems straight out of a comics or tipically french variety show. Gucci with the creative leadership of Frida Giannini is enjoying a second era of success and proposed a refined young woman so as to be timeless. Elegant in her communicative power and with a strong idea of personal style.

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Moschino's complete collection

Gucci's complete collection

Emporio Armani's complete collection

Roberto Cavalli's complete collection

Pucci's complete collection

Dolce & Gabbana's complete collection










Anche questa volta siamo giunti indenni alla fine di quest'ultima edizione della Milan Fashion Week ed è ora di tirare le somme su ciò che le passerelle milanesi ci hanno proposto. Avevamo ritenuto le presentazioni londinesi un po' giù di tono rispetto a ciò a cui siamo abituati, pochi colori, poco estro e un'attenzione sentita alla portabilità e alla semplicità di linee e forme; e Milano ha seguito la stessa filosofia. Indubbiamente il periodo di crisi gioca un ruolo fondamentale, ma i designers sanno come affrontarlo e sanno bene quando eccedere e quando invece ritornare nelle righe...proprio come hanno fatto questa volta. La S/S 2011 proposta dalla settimana della moda milanese è un omaggio alla semplicità e alla modestia, ed è sempre più palese un bisogno generale di tornare a sottolineare il confine tra lo spettacolo di moda e ciò che è, al contrario, la moda da vendere, quella per tutti i giorni.
D&G, Etro, Marras e Prada hanno optato per il colore e per un evergreen delle collezioni s/s: lo stampato e il motivo floreale su tessuti impalpabili, probabilmente con l'intenzione evocativa di rispolverare lo spensierato spirito bucolico e romantico di un tempo, ed allontanarci almeno per un po' dall'alienante realtà di tutti giorni...noi lo abbiamo molto apprezzato. Pucci e Cavalli hanno optato per il messaggio forte dei tessuti stampati con un effetto vagamente animalier multicolor e le raffinate pelli come il coccodrillo perché le loro donne sono delle nike tentatrici sulle strade della femminilità.
Armani...bhè Armani è sempre stupendo ed il bleu sarà il nuovo giallo dell'estate.
Moschino e Gucci sono senza dubbio le griffes che hanno colpito di più Fashilosophy perché hanno proposto una donna estremamente fedele alla storia del marchio. La moda è un susseguirsi di corsi e ricordi e di alti e bassi di stile, quindi non ci stupiamo mai del fatto che possa sempre esserci qualche brand che abbandona per una stagione le sue linee guida per sperimentare qualcos'altro. Gucci e Moschino hanno fatto proprio questo in questi ultimi anni, ma questa volta la fedeltà a loro stessi e alla loro storia ha vinto su tutto. La donna di Rossella Jardini è così grintosa ed eccessiva nei suoi rigati e maxi pois bianchi, rossi e neri e con quei grandi gioielli da caricatura, che sembra essere appena uscita da un fumetto o da un siparietto dell'avant-spettacolo francese.
Gucci, che con la direzione creativa di Frida Giannini sta vivendo una seconda era di successi,ha proposto una donna così raffinata e giovanile da risultare senza tempo. Elegante nella sua forza comunicativa e con una chiara idea di stile personale.

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