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Moschino's complete collection
Emporio Armani's complete collection
Roberto Cavalli's complete collection
Pucci's complete collection
Anche questa volta siamo giunti indenni alla fine di quest'ultima edizione della Milan Fashion Week ed è ora di tirare le somme su ciò che le passerelle milanesi ci hanno proposto. Avevamo ritenuto le presentazioni londinesi un po' giù di tono rispetto a ciò a cui siamo abituati, pochi colori, poco estro e un'attenzione sentita alla portabilità e alla semplicità di linee e forme; e Milano ha seguito la stessa filosofia. Indubbiamente il periodo di crisi gioca un ruolo fondamentale, ma i designers sanno come affrontarlo e sanno bene quando eccedere e quando invece ritornare nelle righe...proprio come hanno fatto questa volta. La S/S 2011 proposta dalla settimana della moda milanese è un omaggio alla semplicità e alla modestia, ed è sempre più palese un bisogno generale di tornare a sottolineare il confine tra lo spettacolo di moda e ciò che è, al contrario, la moda da vendere, quella per tutti i giorni.
D&G, Etro, Marras e Prada hanno optato per il colore e per un evergreen delle collezioni s/s: lo stampato e il motivo floreale su tessuti impalpabili, probabilmente con l'intenzione evocativa di rispolverare lo spensierato spirito bucolico e romantico di un tempo, ed allontanarci almeno per un po' dall'alienante realtà di tutti giorni...noi lo abbiamo molto apprezzato. Pucci e Cavalli hanno optato per il messaggio forte dei tessuti stampati con un effetto vagamente animalier multicolor e le raffinate pelli come il coccodrillo perché le loro donne sono delle nike tentatrici sulle strade della femminilità.
Armani...bhè Armani è sempre stupendo ed il bleu sarà il nuovo giallo dell'estate.
Moschino e Gucci sono senza dubbio le griffes che hanno colpito di più Fashilosophy perché hanno proposto una donna estremamente fedele alla storia del marchio. La moda è un susseguirsi di corsi e ricordi e di alti e bassi di stile, quindi non ci stupiamo mai del fatto che possa sempre esserci qualche brand che abbandona per una stagione le sue linee guida per sperimentare qualcos'altro. Gucci e Moschino hanno fatto proprio questo in questi ultimi anni, ma questa volta la fedeltà a loro stessi e alla loro storia ha vinto su tutto. La donna di Rossella Jardini è così grintosa ed eccessiva nei suoi rigati e maxi pois bianchi, rossi e neri e con quei grandi gioielli da caricatura, che sembra essere appena uscita da un fumetto o da un siparietto dell'avant-spettacolo francese.
Gucci, che con la direzione creativa di Frida Giannini sta vivendo una seconda era di successi,ha proposto una donna così raffinata e giovanile da risultare senza tempo. Elegante nella sua forza comunicativa e con una chiara idea di stile personale.
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