
Julien McDonald

Todd Lynn

Sass & Bide

Basso & Brooke

Burberry Prorsum by CB

Meadham Kirchhoff
f/w Ready to wear 2009 - f/w ready to wear 2008
"La Spagna non conosce la libertà e la comodità in fatto di abiti. Ciò che indossiamo può offrire una fuga agli obblighi quotidiani. In Spagna non esiste nulla del genere e io voglio farlo con le mie creazioni."
Ágatha Ruìz de la Prada, 1983.
Istinto e rivoluzione giocano in prima linea nella scacchiera della moda. Accade.
La Spagna degli anni '80 è pronta ad esplodere dopo la conclusione della dittatura di Franco nel 1979, e così lo stile inconfondibile di Ágatha Ruìz de la Prada. Nasce a Madrid, entra nel fashion world nel 1981, legata a doppio filo alla movida madrilena, alla rivoluzione sessuale, creativa. Il momento del punk e della new wave arriva anche per la calda Madrid, che rinasce dalle austere ceneri dell'oppressione in una strabordante, caotica metropoli ridipinta a nuovo: dai sotterranei della vecchia città emerge un altro mondo, preda di tensioni sgargianti e sovversive.
Nell'opera di Ágatha il cubismo di Picasso, le meninas di Velázquez e l'aggressività ottimista di Andy Warhol convivono, così come nella Spagna intera. Tutta la nazione è ormai pronta a ricevere avanguardie, nuove personalità, influenze creative di ogni espressione artistica e diviene fonte di ispirazione per tutta Europa per la sua agguerrita risposta alla fine della dittatura.
Immaginate la Spagna del 1982 in piena movida, pensate ai controversi lavori di Almodòvar, ai primi passi nel pop degli Alphaville, al mood giocoso di Ágatha. La decostruzione, la ricerca dell'imperfetto, degli elementi della natura (lune, stelle, fiori sono il suo marchio di fabbrica), di materiali naturali come mohair, seta, cotone, maglia; gli abiti-scultura, colorati di rosa, giallo, arancio fluo, come le nanas di Niki de Saint Phalle: ogni singolo elemento spinge dal passato verso un nuovo e positivo presente, verso l'inaspettato, il non convenzionale.
A volte ricorda una canzone che cantavamo da bambini, a volte il teatro, l'interpretare persone, oggetti, emozioni.
Tutto questo é scontato, la moda guarda oltre, direte in molti. In realtà il senso di divertissement, la forza tagliente e simbolica di Ágatha credo siano da non sottovalutare, oggi il sense of humour è ostracizzato e considerato naif da troppi.
Meat dresses esclusi, naturalmente.
Ditelo in giro!
Tommaso Pollo's "One Shot" for Fashilosophy!
Questo è stato senza dubbio l'anno della memoria storica, perché tra Parigi e Milano sono state create numerose mostre, eventi e riconoscimenti, dedicati alla memoria dei personaggi che hanno fatto grande la moda nel mondo.
Yves Saint Laurent è sicuramente uno di questi e la sua esposizione personale al Musée des Arts Décoratifs ce lo ha ricordato, ora la Francia e pronta a celebrare ancora una volta il suo genio con un commovente film-documentario che racconta la sua ascesa, la sua vita e la sua lunga collaborazione con Pierre Bergé e la loro decisione di mettere all'asta una vita di arte e oggetti preziosi. Il film uscirà nei cinema francesi il 22 settembre 2010.
The winners will be announced on December 7th, 2010. Stay Tuned!
Fashilosophy supports all the nominees but especially Christopher Bailey (BMD), Nicola Formichetti (IBAFC), Burberry (BDB), Nicholas Kirkwood (AD), Rosie Huntington-Whiteley (BM) and Charlotte Olympia (AET).
Good Luck Nico! We believe in you!