12 December 2010

Cecil Beaton, a myth of photography tolds by a scrapbook!

As one of the 20th century’s most important photographers, Cecil Beaton helped invent the cult of the celebrity image while pushing the boundaries of his art form with innovative techniques and staging. In the course of his decades-long career as a photographer for Vogue and Vanity Fair, as well as a British war correspondent, Cecil Beaton documented lives both famous and quotidian in dozens of scrapbooks now held by Sotheby’s London.

In these pages, reproduced here for the very first time, the inner vision of the man behind the camera takes center stage. Composed of his own prints and clippings from magazines, newspapers, and playbills, the pages are an instructive record of his creative process.
His famous eye alighted on society figures, royals, dancers, actors, statesmen, and natives in ceremonial garb, picking out visual rhymes and witty juxtapositions. To flip through the pages is to enter a fabulous and surreal party where Tallulah Bankhead rubs shoulders with a bust of Voltaire and a portrait of Stravinsky; where Beaton’s first trip on the Queen Mary coincides with Queen Elizabeth’s coronation. Beaton’s scrapbooks allowed the artist to play with pictures he had taken (and perhaps those he wished he had) in the dreamspace of artifice that was always his favorite setting.

Remembering of the myth of photography through the pages of his work, enriched by the passion and devotion with which this great artist has given us a personal glimpse of his contemporary society.





Cecil Beaton, come uno dei fotografi più importanti del 20 ° secolo, ha contribuito ad inventare il culto dell'immagine-celebrità spingendo la fotografia ai confini della sua stessa arte con tecniche innovative e sperimentali. Nel corso della sua pluridecennale carriera come fotografo per le grandi riviste patinate come Vogue e Vanity Fair, così come corrispondente di guerra inglese, questo straordinario fotografo e "documentarista sociale" ha ritratto la vita quotidiana attraverso celebri scatti e in decine di albums di ritagli ora in possesso di Sotheby's, Londra.

In queste pagine, condivise per la prima volta, si mette in mostra la visione interiore di un uomo che dietro la macchina cattura il centro della scena.
Composto da stampe e ritagli di riviste, giornali, locandine, queste pagine sono un record istruttivo del suo processo creativo. Il suo occhio si è posato su importanti personaggi della celebrità, sui reali, sui danzatori, sugli attori, nativi in abiti da cerimonia, estrapolandone rime visive e giustapposizioni di spirito.
Sfogliando le pagine de "The Art of the Scrapbook" si ha modo di entrare in un party favoloso e surreale dove Tallulah Bankhead fa spalla a spalla con un busto di Voltaire e un ritratto di Stravinskij, dove il primo viaggio di Beaton sulla Queen Mary coincide con l'incoronazione della regina Elisabetta. I suoi albums di appunti e ritagli hanno permesso all'artista di giocare con le foto che ha scelto in un costante dreamspace artificiale che è stato sempre la sua impostazione preferita.

Ricordiamoci di un mito della fotografia, attraverso le pagine della sua opera, arricchite dalla passione e dalla devozione con cui questo fantastico artista ci ha regalato uno spaccato personale della società a lui contemporanea.

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