04 August 2010

Photographic reinventions! When photographers meets fashion through art.

We were born under the sign of the reaganian '80s, where hedonism and excess have represented a philosophy of common life, we've developed a natural taste for the expression of a fashion concept through the images more than words, because we haven't lived the great process of emancipation that photography has done for totally free itself from any costrinziones could cage it in limiting definitions, and so we lose the possibility to compare old and new with the necessary impartiality. In the last twenty years the borderline between fashion photography and artistic photography has gone thinning itself that it's impossible distinguish them, but it allows us to play with this perfect macth that evolves itself spontaneously, re-elaborating and mixing up fashion and traditional photography's repertory to take us to an interpretation that extends it to the contemporary art. Works must remember to us this form of communication is also a historical document. Photoshots testify an evolution of taste but also a mutation of the events through years, images as dreams, suggestions and expectations of whole generations. If in one hand fashion-photography divides itself in two ways (commercial and artistic-experimental), in the other hand it expands its limits among design, advertising, digital and arts. Photographic styles, colors, shots and subjects are in constant connection, because takes techniques and modus operandi from both the parts. Also the trade follows this trend that wants fashion and photographic art conformed, therefore to find photoshoots of the most famous fashion photographers exposed at important museums, art galleries or in the house of collectors it's very frequent by now.
For example German photographer
Juergen Teller is represented by Lehmann Maupin Gallery in New York and his photos have been sold to prices that oscillate between 10.000 and 50.000 dollars to commissioned portrait.
The times of Baron de Mayer, Steichen, Cecil Beaton and the great Avedon (just to mention some of the meaningful photographers of the history of fashion photography) are so far but near at the same time because today's photographers are full of contaminations of the great teachers, the same influences that push them to looking for a new "aesthetical imagination" that offers to people fundamental models of photographic-beauty that must exalt every creation.




Noi che siamo nati sotto il segno dei reaganiani anni '80, dove edonismo ed eccesso hanno rappresentato una filosofia di vita comune, abbiamo sviluppato un naturale gusto per la ricerca dell'espressione di un concept moda attraverso le immagini più che attraverso le parole, questo perchè abbiamo avuto la sfortuna (o la fortuna) di non vivere il grande processo di emancipazione che la fotografia ha fatto per cercare di liberarsi totalmente da qualsiasi costrinzione potesse ingabbiarla in qualche definizione limitante, e quindi perdiamo la possibilità di confrontare il vecchio e il nuovo con la necessaria imparzialità.
Nell'ultimo ventennio infatti il confine tra la fotografia di moda e la fotografia artistica è andato così assottigliandosi che, molto spesso, non è possibile fare distinzioni, ma ci permette di giocare con questo connubio alchemicamente perfetto che si alimenta ed evolve spontaneamente, rielaborando e mixando il reportorio della moda e quello della fotografia per orientarci a un'interpretazione della stessa che tenda all'arte contemporanea. Opere che hanno il compito di ricordarci che questa forma di comunicazione è anche e soprattutto un reperto storico. Scatti che testimoniano non solo un evolversi del gusto nel vestire, ma anche una mutazione degli eventi, il passare di anni ricolmi di avvenimenti che esulano della mera vanità, immagini che quindi portano con loro sogni, suggestioni ed aspettative di intere generazioni.
E se da un lato la fotografia di moda tende a dividersi in due filoni, uno più commerciale e uno più di artistico-sperimentale, dall'altro espande i suoi confini tra moda, pubblicità, digitale e arte. Lo stile fotografico, i colori, le inquadrature ed i soggetti ritratti sono in costante connessione, perchè attingono tecniche e stilemi sia dall'una che dall'altra parte. Anche il mercato segue questa tendenza che vuole la moda e l'arte fotografica uniformate, e quindi ritrovare i photoshoots dei più famosi fashion photographers esposti in importanti musei, nelle gallerie d'arte o negli appartamenti dei collezionisti è oramai un'apprezzata consuetudine. Il fotografo tedesco Juergen Teller, per esempio, è rappresentato oggi dalla Lehmann Maupin Gallery di New York e le sue fotografie hanno registrato vendite da capogiro con cifre che oscillano tra i diecimila e i cinquantamila dollari a ritratto commissionato.
I tempi del Barone de Mayer, di Steichen, di Cecil Beaton e del grande Avedon (solo per citare alcuni dei primi a proporre esempi di moda mediante una grande fotografia, che occupa un capitolo significativo della storia di questo genere d'immagine) sono molto lontani ma più vicini di quel che pensiamo...date le contaminazioni delle quali i fotografi di oggi sono colmi, le stesse influenze che li spingono a ricercare un'immaginazione estetica sempre nuova che offra al grande pubblico dei fondamentali modelli di bellezza fotografica, quella che deve veicolare ed esaltare ogni creazione.

4 comments:

Olivier said...

Parole o immagini, l'importante è comunicare bellezza! bellissimo articolo

Marzio Martel said...

Sei sempre così carino! ;)
Ed hai ragione...parole o immagini, l'importante è comunicare bellezza.

M.

Mimi said...

I think that those pictures are the best!

Yes let me know what you think of Pretty Little Liars :)

xo

fashionaround said...

bellissimo articolo, mi piace moltissimo leggere ciò che scrivi, trovo un sacco di spunti di interessanti!!!!
ciao!! ;)