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The director focused on the protagonist and her relationship with employees and the media, he's giving to the viewer a slice about demanding work that the two million dollar woman doing not without difficulty, frequently at the expense of her public image because what happens in an editorial office during creation of September issue is difficult to imagine unless you are an insider: anxieties, crises and nervous breakdown are on the agenda! The portrait of Wintour that emerges is that of a very hard woman, sometimes rude and with a great power able to intimidate even the greatest designers. However the funniest character of "The September Issue" is Grace Coddington, ex model and current creative director of the magazine, the only one who can contradict her majesty of fashion and her chief-assistent Andrè Leon Talley. "The September Issue" was premiered at the Sundance Film Festival with Grand Jury Prize for Excellence and has received numerous nominations at international festivals, and finally arrived in Italy, since last Sept. 15th it's available on DVD.
Se qualcuno ancora pensasse che la perfida regina delle nevi de “Il diavolo veste Prada” sia solamente il frutto geniale della fantasia di una scrittrice neweyorkese, ora dovrà ricredersi prendendo atto che la temutissima virago della moda è in realtà una persona in carne, ossa e tailleur griffati. Anna Wintour, direttore editoriale di Vogue US, la rivista di moda più importante del mondo, dopo essersi vista chiamare in causa nella pellicola di David Frankel, ha deciso di organizzare una controffensiva, firmando con il regista R. J. Cutler un accordo che ha permesso a quest’ultimo di spiare il dietro le quinte della redazione più discussa e temuta dalla stampa internazionale. Durante il periodo più importante dell’anno, quello del making of del tanto atteso “numero di settembre”, Anna e il suo entourage si sono lasciati seguire dalle cineprese per otto lunghi mesi mostrandoci cosa accade nella redazione del mensile e come si lavori a stretto contanto con il fashion system per decretare quelle che saranno le mode e i trends di tutta la stagione a venire, fedelmente riportate in September Issue. La Bibbia della moda dei fashion victims. Per una rivista di moda questa edizione è decisamente la più determinante, capace da sola di veicolare gran parte dell’immenso mondo a cui è destinata, e questo film-documentario si concentra quasi esclusivamente su questo aspetto. Il regista si è focalizzato sulla protagonista e sul suo rapporto con i collaboratori e i media, dando allo spettatore uno spaccato dell’arduo compito che la donna da due milioni di dollari svolge non senza fatica, qualche volta a spese della sua stessa immagine, perchè ciò che accade in una redazione alle prese con il numero di settembre è difficilmente immaginabile se non si è un addetto ai lavori: ansie, crisi e gli attacchi di nervi che raccontati sembrano quasi caricaturali. Il ritratto della Wintour che ne esce è quello di una donna effettivamente dura, qualche volta scortese e con un potere tale da intimorire anche il più grande dei designers, che di fronte a lei rimette in discussione le sue certezze.
Se qualcuno ancora pensasse che la perfida regina delle nevi de “Il diavolo veste Prada” sia solamente il frutto geniale della fantasia di una scrittrice neweyorkese, ora dovrà ricredersi prendendo atto che la temutissima virago della moda è in realtà una persona in carne, ossa e tailleur griffati. Anna Wintour, direttore editoriale di Vogue US, la rivista di moda più importante del mondo, dopo essersi vista chiamare in causa nella pellicola di David Frankel, ha deciso di organizzare una controffensiva, firmando con il regista R. J. Cutler un accordo che ha permesso a quest’ultimo di spiare il dietro le quinte della redazione più discussa e temuta dalla stampa internazionale. Durante il periodo più importante dell’anno, quello del making of del tanto atteso “numero di settembre”, Anna e il suo entourage si sono lasciati seguire dalle cineprese per otto lunghi mesi mostrandoci cosa accade nella redazione del mensile e come si lavori a stretto contanto con il fashion system per decretare quelle che saranno le mode e i trends di tutta la stagione a venire, fedelmente riportate in September Issue. La Bibbia della moda dei fashion victims. Per una rivista di moda questa edizione è decisamente la più determinante, capace da sola di veicolare gran parte dell’immenso mondo a cui è destinata, e questo film-documentario si concentra quasi esclusivamente su questo aspetto. Il regista si è focalizzato sulla protagonista e sul suo rapporto con i collaboratori e i media, dando allo spettatore uno spaccato dell’arduo compito che la donna da due milioni di dollari svolge non senza fatica, qualche volta a spese della sua stessa immagine, perchè ciò che accade in una redazione alle prese con il numero di settembre è difficilmente immaginabile se non si è un addetto ai lavori: ansie, crisi e gli attacchi di nervi che raccontati sembrano quasi caricaturali. Il ritratto della Wintour che ne esce è quello di una donna effettivamente dura, qualche volta scortese e con un potere tale da intimorire anche il più grande dei designers, che di fronte a lei rimette in discussione le sue certezze.
Il personaggio che più diverte in “The September Issue” è però Grace Coddington, ex modella e attuale direttore creativo della rivista, l’unica con tanto fegato da contraddire la Sovrana della moda e il suo braccio destro Andrè Leon Talley. “The September Issue” è stato premiato al Sundance film festival con il gran premio della giuria per l’eccellenza, ha ricevuto numerose nomination ai festival internazionali e dopo aver sbancato i botteghini statunitensi, è arrivato finalmente anche in Italia, dallo scorso 15 settembre infatti è disponibile in DVD.
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